Valencia, è italiano il primo mezzo a idrogeno per la movimentazione delle merci
Il primo mezzo a idrogeno per la movimentazione delle merci in un porto europeo è frutto di un progetto italiano condotto da Enea, Cantieri del Mediterraneo e le Università di Napoli e di Salerno. Lo yard truck verrà testato per la prima volta in operazioni di logistica portuale di carico e scarico delle merci nello scalo di Valencia in Spagna da Grimaldi Group, nell’ambito del progetto europeo ‘H2Ports’. Il mezzo a idrogeno è dotato di un propulsore ibrido a celle a combustibile e di batterie a ioni di litio. Il sistema di accumulo ha una capacità complessiva di circa 12 chilogrammi di idrogeno, in grado di garantire un funzionamento continuo di almeno sei ore, ovvero la durata media di un turno di lavoro. Il motore elettrico riceve energia per la trazione contemporaneamente sia dalla cella a combustibile sia dalla batteria ricaricata durante le frenate o le decelerazioni. Il mezzo non produce emissioni inquinanti, emette solo acqua e calore. L’utilizzo dell’idrogeno garantisce una buona autonomia operativa, tempi di rifornimento brevi, bassi costi di manutenzione e zero emissioni inquinanti. Ogni anno il settore dei trasporti marittimi e della logistica portuale produce circa un miliardo di tonnellate di emissioni di CO2, che rappresentano il 2,5% delle emissioni globali di anidride carbonica e il 13% delle emissioni di tutto il comparto europeo dei trasporti. In termini di emissioni evitate, i ricercatori dell’Enea hanno calcolato che con l’utilizzo di flotte di yard truck a idrogeno verrebbero evitate circa 501 tonnellate all’anno di CO2 (anidride carbonica) e 5 tonnellate all’anno di Nox (ossido di azoto).
Fonte: ansa.it