Start up sarda costruisce il primo edificio con mattoni creati dal latte di scarto

L’azienda Milk Brick di Gavino Muresu ha messo a punto la produzione del primo calcestruzzo al mondo a impatto idrico zero, realizzato con l’utilizzo del latte scartato dalla produzione casearia. L’impatto idrico zero è una scelta progettuale che genera benefici ambientali, sociali ed economici. In pochi sanno che durante il processo di caseificazione solamente il 12% del latte che viene lavorato si trasforma in formaggi e derivati, mentre l’88% è scarto industriale. Ogni anno si generano milioni di m3 di latte di scarto che rappresentano un problema ed un costo di smaltimento giornaliero per l’industria casearia globale. La startup risolve il problema riducendo ed eliminando i costi giornalieri di smaltimento del latte di scarto, valorizzandolo con un nuovo ciclo produttivo a impatto idrico zero. Nei giorni scorsi la Milk Brick ha ufficializzato la prima concessione di licenza produttiva con la Cermal, azienda algherese operante nel settore della produzione di manufatti di calcestruzzo prefabbricato di alta qualità. Grazie all’accordo sottoscritto saranno costruiti blocchi da muratura a impatto idrico zero, con ottimo isolamento termico, in tre formulazioni: i milk brick (calcestruzzo prefabbricato), i milk concrete (calcestruzzo preconfezionato) e i milk ceramic (calcestruzzo per il design). Presto, a Ossi, sarà costruito il primo edificio realizzato interamente con questi mattoni innovativi.

Fonte: lanuovasardegna.it