Squadra abbandona il campo dopo insulti razzisti a un compagno
E’ accaduto nel pomeriggio di ieri, domenica 14 novembre presso lo stadio di via Rebellato a Granze (Pd). Mentre era in corso l’incontro di calcio tra l’Atletico Granze (squadra di casa) con la Polisportiva Tribano, valevole per il campionato di seconda categoria girone N, i giocatori della squadra ospite hanno abbandonato il campo nei minuti finali della sfida dopo che un loro compagno di colore è stato oggetto di insulti razzisti da parte di un gruppetto di pseudo tifosi casalinghi. La partita era sul risultato di 3-3, quando a pochi minuti dal triplice fischio finale un gruppetto di facinorosi della squadra di casa ha iniziato a prendere di mira con insulti razzisti Moussa Diedhiou, calciatore di colore della Polisportiva Tribano. Come segno di solidarietà al compagno, la squadra ospite ha abbandonato il terreno di gioco, senza aspettare il triplice fischio dell’arbitro. Il gruppetto di facinorosi, per nulla dissuasi, ha reiterato i propri insulti, estendendoli a tutta la squadra avversaria, tanto che si è reso necessario l’intervento dei carabinieri per evitare guai peggiori. In base al regolamento i giocatori della Polisportiva Tribano rischiano la sconfitta a tavolino, ma non sono preoccupati, ritengono che ci siano cose più importanti del risultato. Una partita di calcio si può anche perdere, quella che non si può assolutamente perdere è la battaglia della civiltà contro il razzismo. In un comunicato diramato nelle ore successive la società e i giocatori dell’Atletico Granze si sono dissociati completamente dai fatti accaduti sugli spalti.
Fonte: rainews.it