Milano: la cittadella della solidarietà offre assistenza ai clochard
All’interno della Cascina Vita Nova nel quartiere Baggio, periferia problematica di Milano, sta nascendo «Una cittadella della solidarietà». Gli ospiti, individuati dai servizi sociali o dalla Unità di strada, hanno la possibilità di vivere qui un anno, il tempo necessario per recuperare relazioni e competenze, per orientarsi ai servizi sul territorio e al mondo del lavoro, per avviare un piano di risparmio grazie al supporto degli educatori di Progetto Arca e consentire così il ritorno ad un’autonomia duratura. La corte interna della cascina accoglie da ottobre scorso i senza fissa dimora possessori di cani, per rispondere all’esigenza di dare riparo a chi rifiuta di dormire nei centri di accoglienza dove gli animali non sono ammessi. Il centro ospita un salone di parrucchiere, una mensa, un social market e un guardaroba sociale. Sono servizi essenziali che offrono strumenti per la cura di sé, sostegno alimentare, inclusione sociale e reinserimento lavorativo. A guidare questa iniziativa è «la legge della risonanza della bellezza», che parte dall’assunto che ciò che siamo fuori lo portiamo anche dentro. In questa ottica i vestiti del guardaroba sociale servono ad abbellire le persone che vivono in strada e si sono lasciate andare. Nel progetto di reinserimento sociale dei senza fissa dimora, la cura della persona passa anche attraverso l’attenzione all’abbigliamento. L’idea alla base del guardaroba sociale è quella di superare il “kit preconfezionato” di abiti che un tempo veniva consegnato alle persone indigenti, offrendo alla persona la possibilità di scegliere i propri vestiti, provarli e, se necessario, apportare modifiche sartoriali. Nel social market, realizzato grazie al sostegno del Comune di Milano e dell’Associazione Banco Alimentare della Lombardia, è possibile trovare generi alimentari e prodotti per l’igiene personale e la pulizia della casa. Lo spazio è aperto a 250 famiglie vulnerabili del territorio, segnalate dai servizi sociali, che possono fare la spesa gratuitamente munite di una tessera punti. La mensa è allestita per offrire alle persone indigenti 70 pasti al giorno, tra pranzo e cena dal lunedì al venerdì, preparati direttamente nella struttura. Un servizio che, oltre a garantire l’accesso al cibo, crea occasioni di confronto e ascolto tra gli ospiti e gli operatori e volontari della fondazione. Inoltre altri 20 pasti sono quotidianamente consegnati a domicilio a quanti, come gli anziani del quartiere, hanno difficoltà nel raggiungere la mensa.
Fonte: vita.it