Inaugurata la Casa delle genti, un “albergo a 5 cuori” per gli ultimi di Napoli

Lunedì 17 gennaio in via Santa Maria Avvocata nel quartiere Foria a Napoli è stato inaugurato il servizio comunale di accoglienza per 32 persone senza fissa dimora. All’inaugurazione sono intervenuti il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, l’assessore comunale alle Politiche sociali Luca Trapanese e in rappresentanza della diocesi di Napoli, il direttore della Caritas, padre Enzo Cozzolino. “La casa delle genti” è un progetto di accoglienza nato grazie alla collaborazione tra l’Arcivescovato di Napoli, il Comune, la “Caritas”, la Fondazione “Progetto Arca” di Milano, le parrocchie, i movimenti ecclesiali e le associazioni laicali. Il Comune si è impegnato a mettere a disposizione una somma mensile di 10 mila euro affinché la comunità delle Genti possa continuare il prezioso servizio di attenzione agli ultimi.  L’intenzione del Comune è avviare una graduale transizione da un approccio emergenziale verso un approccio housing led. La casa ospita adulti bisognosi e senza fissa dimora incapaci di soddisfare il bisogno primario di sopravvivenza in ragione delle proprie condizioni di fragilità, che li espongono a condizioni di abbandono e grave emarginazione. Spesso l’arrivo degli ospiti è preceduto da una telefonata di assistenti sociali o altre istituzioni. Si tratta di persone che finiscono per strada per problemi dovuti alle dipendenze, oppure persone che sono state allontanate dalla famiglia di origine, ma anche poveri e disoccupati senza reddito. La struttura è’ stata ribattezzata l’albergo a 5 cuori, perché chi arriva non trova solo un letto e un pasto caldo ma incontra delle persone di buon cuore come Suor Giovanna Pantaleo, Figlia della Carità, che si prende cura in modo speciale di ognuno. La casa, grande 4000 mq, accoglie un massimo di 32 persone in 16 camere doppie ed offre numerosi servizi, tra cui: lavanderia, sala da pranzo, cucina, servizi igienici, sala multimediale, sala TV, aula informatica, cappella, infermeria, sala counseling. La struttura ha il compito di costruire intorno a ciascun ospite escluso e vulnerabile una solida rete di solidarietà che miri al suo reinserimento nella società.

Fonte: famiglicristiana.it