In un’azienda agricola del Monferrato i maiali producono energia

Le virtù dell’economia circolare sono tante, basta crederci. Ci crede sicuramente Paolo Rota, un agricoltore diretto, che vive insieme alla moglie Francesca e quattro figli a Camagna Monferrato, un piccolo paese di 400 anime sulle colline piemontesi, in provincia di Alessandria. Nel 1998 ha rilevato un allevamento di suini trasformandolo in un un fiore all’occhiello dell’Italia green. Zero antibiotici, fotovoltaico per alimentare la fattoria, riuso di liquami per fertilizzare la terra e produrre energia. E’ questo il segreto del successo di Rota. I suoi maiali non sono solo bestie da macello: sono un’ottima fonte di energia rinnovabile.  Tre anni fa Rota ha realizzato un impianto di biogas, che, utilizzando il liquame dei maiali, produce 63 KWT di energia e 80 KWT termici. Il calore prodotto dalla cogenerazione viene utilizzato per riscaldare la casa e gli allevamenti. Il surplus di energia alimenta una colonnina di ricarica fast per uso pubblico istallata fuori dall’azienda. La tariffa è di 35 centesimi, nettamente inferiore rispetto ai prezzi di mercato, ed è gratis per le autorità e i dipendenti comunali. Grazie a un piccolo impianto di separazione, la parte solida dei liquami è impiegata per concimare 100 ettari di campi, dove crescono cereali, piselli e soia. Da due anni, ai margini dei terreni, vengono seminate le essenze amiche delle api, come la facelia e il grano saraceno. L’attenzione di Rota riguarda anche i dipendenti che lavorano nella sua azienda: tra essi ci sono Sori e Dramè, due ragazzi scappati dalla guerra del Mali, sbarcati con i barconi in Sicilia, a cui ha offerto un contratto a tempo indeterminato.

Fonte: repubblica.it