In Svezia un grattacielo in legno assorbe 9 milioni di chili di Co2
Quando si atterra all’aeroporto di Skellefteå, nell’estremo nord della Svezia, si è accolti da una torre di controllo in legno circondata da 480mila ettari di foresta di pini e abeti. Dopo essere saliti a bordo di un autobus a biogas diretto in città, si passa accanto a condomini in legno e scuole in legno, si attraversa un ponte in legno e si supera un parcheggio multipiano in legno, prima di raggiungere il centro, dove oggi svetta un nuovo edificio in legno tra i più alti del mondo. Si tratta del Sara Kulturhus (il centro culturale Sara) con l’annesso Wood Hotel, alto 20 piani per un totale di 75 metri. L’edificio ospita sei palcoscenici teatrali, il più grande da 1.200 posti, una biblioteca, due gallerie d’arte, un centro conferenze e un hotel di 205 camere. Il tutto è stato costruito con oltre 12.000 metri cubi di legno, prelevato da foreste a soli 60 chilometri dalla città. Poiché il legno per natura assorbe l’anidride carbonica dall’atmosfera, i costruttori sostengono che il grattacielo catturerà nove milioni di chilogrammi di anidride carbonica durante il suo arco di vita. L’edificio è del tutto autosufficiente. Sul tetto sono istallati dei pannelli solari in grado di alimentare il palazzo e l’energia prodotta in eccesso viene immagazzinata nel seminterrato o condivisa con gli edifici vicini. Le colonne e le travi sono costituite da legno lamellare incollato (gl), le pareti e le solette dei pavimenti da legno lamellare a strati incrociati (clt). Tutte le superfici sono state trattate con una sostanza ignifuga. La facciata in vetro a doppio involucro isola gli ambienti dal freddo in inverno e li mantiene freschi d’estate, grazie all’effetto camino che si genera nell’intercapedine tra le due lastre di vetro. La struttura portante è costituita da grandi lastre d’acciaio imbullonate alle enormi pareti in legno. Per costruirlo è stato ridotto del 90 % il numero di camion necessari per il trasporto dei materiali.
Fonte: eu