Il premio Ambrogino d’Oro ad una squadra di calcio campione di inclusione

La squadra di calcio dilettantistica milanese  St. Ambroeus Fc  ha ricevuto il 7 dicembre scorso l’attestato di Civica benemerenza agli Ambrogini d’Oro 2024, perché da sei anni offre, attraverso il pallone, una possibilità di vita più stabile a rifugiati e richiedenti asilo. Il St. Ambroues non è una semplice società di calcio. È una realtà finanziariamente autogestita nata nel 2018 con l’obiettivo di accogliere e sostenere l’inserimento e l’integrazione di rifugiati e richiedenti asilo. La società oltre ad offrire l’opportunità di giocare a calcio ha contribuito ad aiutarli a trovare una casa e a ottenere il permesso di soggiorno. In 6 anni sono passati sui campi del St. Ambroeus oltre 520 ragazzi provenienti da 20 paesi e 4 continenti diversi. Molti ragazzi grazie al calcio hanno trovato un posto dove stare e hanno potuto vivere un momento bello a Milano, prima magari di andarsene altrove per svariati motivi. Inizialmente la squadra era composta esclusivamente da migranti. Oggi i  migranti non costituiscono più il 100% del club, e questo vuol dire che il lavoro compiuto dall’attuale  presidente Jonathan Misrachi e dal suo storico collaboratore Gian Marco Duina (co-fondatore, dirigente e giocatore) è riuscito ad accogliere anche tanti milanesi e italiani, che hanno visto in questo progetto un nuovo modo di fare sport. Attualmente la società dispone di 4 squadre (Terza Categoria e Under 19 Figc, Csi Open al maschile e una squadra femminile nel Csi Open B, ndr). Il St. Ambroues oltre all’accoglienza di rifugiati e richiedenti d’asilo si occupa da sempre anche di creare iniziative sociali all’interno del proprio quartiere. Tra gli ultimi progetti c’è la consegna di vestiti e beni di prima necessità ai senza fissa dimora costretti a vivere al freddo. A gestire questo tipo di iniziative è l’Armata Pirata 161, il particolare gruppo di tifosi della società meneghina che ogni domenica si schiera numeroso per sostenere la propria squadra del cuore.

Fonte: famigliacristiana.it