Glifosato: Bayer condannata a pagare 1,5 miliardi a tre agricoltori

Mentre la Commissione europea ha appena deciso di rinnovare l’uso del glifosato per altri dieci anni, arriva dagli USA una sentenza che sembra confermare la pericolosità di tale erbicida. Venerdì scorso un tribunale degli Stati Uniti ha condannato il colosso della chimica Bayer a risarcire per oltre 1,5 miliardi di dollari tre coltivatori ammalatisi di cancro a seguito dell’utilizzo prolungato del Roundup, prodotto a base di glifosato. Gli agricoltori che hanno fatto causa alla multinazionale si chiamano James Draeger, Valorie Gunther e Dan Anderson. I tre hanno dimostrato davanti ai giudici che l’utilizzo dell’erbicida Roundup ha provocato nei loro organismi il sorgere di linfomi non-Hodgkin, tumori del sistema linfatico che si sviluppano dai linfociti.  L’azienda si dice determinata a presentare un ricorso per violazione della Costituzione americana. Il tribunale di Jefferson City ha evidenziato invece come la cifra sia coerente con i danni fisici e morali inferti dalla patologia contratta dai tre coltivatori. Mentre negli USA si ottengono sentenze di condanna, in Europa, diverse multinazionali europee della chimica con importanti interessi commerciali nei confronti dell’erbicida, tra cui la stessa Bayer, hanno ottenuto nei giorni scorsi l’ennesima proroga. Sebbene il glifosato sia stato indicato come potenzialmente cancerogeno dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Oms nel 2015, in Europa gli interessi economici continuano a prevalere sulla salute pubblica.

Fonte: lindipendente.online