Francia: un’impresa sociale offre una seconda vita agli elettrodomestici e alle persone svantaggiate
In un mondo sempre più in emergenza ambientale e sociale, Envie rappresenta molto più di un semplice progetto virtuoso: è la dimostrazione concreta che un altro modello economico è possibile. Envie, acronimo di Entreprise Nouvelle Vers l’Insertion par l’Économique (“Nuova Impresa per l’Inserimento attraverso l’Economia”), incarna il cuore dell’economia circolare applicata al sociale, unendo inclusione lavorativa e sostenibilità ambientale in un circuito virtuoso che trasforma oggetti e persone. Il principio è semplice ma rivoluzionario: recuperare elettrodomestici usati, ripararli, garantire la loro qualità e rimetterli sul mercato a prezzi accessibili. In questo processo, Envie forma e impiega persone che vivono situazioni di fragilità – disoccupati di lunga durata, giovani senza qualifica, soggetti socialmente esclusi – offrendo loro un lavoro concreto e dignitoso. Nel 2025, Envie occupa 2.851 lavoratori in inserimento, e il 69% di loro riesce a reintegrarsi nel mondo del lavoro o a proseguire un percorso formativo. Ogni anno rigenera e vende oltre 156.000 elettrodomestici, evitando che più di 177.000 tonnellate di rifiuti elettronici finiscano in discarica o negli inceneritori. Con oltre 50 imprese autonome presenti su tutto il territorio francese, tra officine, negozi e centri di formazione, Envie dimostra che il modello dell’economia circolare è replicabile, sostenibile e soprattutto efficace. Si può acquistare una lavatrice garantita a metà prezzo oppure imparare a ripararla in prima persona. Dal 2021, la rete ha creato L’École Envie, una scuola interna dove si formano nuovi tecnici nella manutenzione degli elettrodomestici e nella gestione dei rifiuti elettronici, con corsi certificati e percorsi personalizzati. Nel cuore di Parigi, Envie ha dato vita anche a Envie Le Labo, uno spazio aperto alla cittadinanza dove si tengono workshop per imparare a riparare smartphone o televisori, in cui si promuove il consumo consapevole, si fa educazione ambientale e si pratica l’inclusione. Un luogo dove teoria e pratica si incontrano, dove l’economia circolare diventa esperienza condivisa, accessibile, quotidiana. Envie non è solo un esempio di buona pratica: ridare vita agli oggetti è importante. Ridare opportunità alle persone lo è ancora di più. E nell’economia circolare, le due cose vanno sempre di pari passo.
Fonte: beppegrillo.it