Donati 35mila euro a una famiglia che ha perso la casa in un incendio

La famiglia Fratini-Schicchitano la notte del 27 dicembre ha perso tutto ciò che aveva nell’incendio scoppiato nell’appartamento in cui vivevano alla Cesarina, zona nord est della Capitale. L’incendio è scaturito intorno alle ore 20.00 dalla camera dei bambini a causa di un corto circuito. Per fortuna le fiamme sono divampate in un orario in cui la vigilanza era ancora possibile. Grazie alla prontezza della figlia più grande Maria di 10 anni e del padre Gianluca che in quel momento era in casa, sono riusciti ad evacuare tutti incolumi dall’abitazione in fiamme. Dopo il sollievo di sapersi tutti sani e salvi, si è presto aggiunta la disperazione: nel rogo  sono andati distrutti giochi, abiti, computer, strumenti di lavoro di papà Gianluca, i manuali e i libri di psichiatria di Caterina.  Tutto è andato in fumo insieme a ricordi, foto e ogni piccolo oggetto che rende ogni casa la “propria casa””. L’abitazione è stata dichiarata inagibile, e la famiglia non potrà quindi rientrarvi per lungo tempo, forse mai. Lo sconforto però in breve tempo ha lasciato spazio alla speranza. Poche ore dopo l’incendio Marco Scicchitano, il fratello di mamma Caterina, ha lanciato una petizione per raccogliere fondi sulla piattaforma gofundme.com, che in poco più di due ore ha raccolto oltre 35.000 euro. La generosità inaspettata di tante persone ha commosso Caterina e Marco. La coppia Fratini-Schicchitano con i suoi cinque figli ha davanti un periodo difficilissimo, ma il sostegno di tanti donatori permetterà loro di risollevarsi da questa tremenda sciagura. Con il contribuito di chi ha donato inizieranno intanto a ricomprare ciò che le fiamme hanno distrutto: gli abiti per i figli, gli strumenti per lavorare e tutti gli altri oggetti andati in fumo, oggetti che fanno parte di una quotidianità spazzata via nel giro di pochi minuti. Per ora hanno trovato ospitalità da alcuni parenti ma sono alla ricerca di un alloggio provvisorio dove trasferirsi, che non sia distante dai luoghi di lavoro e dalle scuole dei bambini. La raccolta fondi prosegue, chi volesse può dare il proprio contributo.

Fonte: romatoday.it