Da 35 anni a Cesara i soldi per le luminarie vengono destinati ad opere di beneficienza

Ci sono paesi in Italia che fanno delle luminarie natalizie un motivo di orgoglio cittadino e un’attrattiva per richiamare turisti. Cesara, un piccolo borgo piemontese a ridosso del Lago d’Orta, da 35 anni in occasione delle festività natalizie dona i fondi destinati alle decorazioni ad opere di beneficenza. Dal 1989 sono stati raccolti 182mila euro, che hanno permesso di finanziare progetti di beneficenza in ogni angolo del globo, dal Kosovo all’Afghanistan, dal Kenya all’Iraq, dallo Yemen alla Siria, dall’Italia all’Ucraina. Quest’anno destinatarie del progetto sono 12 donne afghane che coltivano lo zafferano nella provincia di Herat, una scuola di suore comboniane che opera in Cisgiordania, e persone in difficoltà che vivono sul territorio comunale. Solo l’anno scorso sono stati raccolti oltre 13 mila euro destinati all’acquisto di un generatore a Mykolaiv, in Ucraina. Un bel traguardo se si considera che a Cesara vivono solo 600 abitanti. I fondi sono raccolti grazie non solo alla quota di spesa comunale destinata alle luminarie, ma anche alle donazioni spontanee dei cittadini e ai proventi della vendita a offerta libera dei lumini da accendere sui davanzali. Si perché nonostante l’assenza delle luminarie, la luce del Natale a Cesara non manca, ogni sera gli abitanti accendono dei lumini sui davanzali delle loro case, per illuminare le stradine del borgo, donando al piccolo centro una suggestiva atmosfera natalizia.

Fonte: avvenire.it