Bressanone ottiene la certificazione GSTC grazie ad un’amministrazione esemplare

Grazie ad una serie di iniziative e progetti davvero esemplari, la città di Bressanone è la prima e unica città italiana ad ottenere la certificazione GSTC (Global Sustainable Tourism Council), la più alta onorificenza di località turistica ecosostenibile a livello mondiale. Da tempo a Bressanone ha iniziato una vera e propria rivoluzione della sostenibilità e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. La località di 23.000 abitanti situata in uno scenario dalla bellezza mozzafiato si è impegnata lungamente per preservare tanta bellezza con una oculata gestione delle risorse naturali. La città altoatesina ha investito pesantemente nella promozione della mobilità sostenibile e sulla rete di trasporti pubblici riducendo enormemente il trasporto motorizzato privato. Il nuovo piano urbano della mobilità sostenibile ha messo le persone al centro della pianificazione: i cittadini sono stati chiamati ad esprimere desideri e esigenze e a commentare le proposte prima dell’approvazione del consiglio comunale e della loro attuazione. Grandi incentivi sono stati dati per promuovere la mobilità in bicicletta e a piedi. Grazie alla BrixenCard i turisti possono utilizzare gratuitamente i mezzi pubblici. Per favorire l’utilizzo delle bici è stata realizzata una fitta rete di piste ciclabili, implementato il prestito di e-bike ai residenti e inaugurate le Bicibox, parcheggi coperti e chiusi a chiave prenotabili via app, per parcheggiare la bicicletta in sicurezza. Oltre alla mobilità si è lavorato sull’efficientamento energetico e sulla riduzione dei rifiuti. Il ricorso al teleriscaldamento, alimentato dal legname della regione e dal calore di scarto dei processi produttivi di grandi aziende locali, ha migliorato enormemente la qualità dell’aria e il bilancio di CO2.  La raccolta differenziata destinata al riciclo ha raggiunto il 75% della raccolta dei rifiuti. Per la raccolta dell’indifferenziato nel centro cittadino e nel fondovalle sono stati introdotti innovativi contenitori elettronici seminterrati in cui si depositano i rifiuti aprendo il portello con una tessera magnetica nominale di identificazione. Il contenitore ha un sistema di pesatura integrato che attribuisce a ogni utilizzatore l’esatto peso dei rifiuti gettati, per la relativa fatturazione. E’ stata attivata anche la raccolta degli oli alimentari esausti prodotti dai privati e dalla ristorazione per evitare che finiscano nella rete fognaria. Quanto raccolto viene rigenerato per la produzione di biodiesel che alimenta i mezzi pubblici. Per ridurre i rifiuti plastici, i rifugi hanno bandito gli oggetti monouso e offerto ai visitatori borracce in acciaio inox che possono essere riempite alle oltre 50 fontanelle di Bressanone e dintorni.

Fonte: repubblica.it