Bambina affetta da tumore, tutta la comunità si mobilita per una gara di solidarietà
Una straordinaria storia di solidarietà, dolcezza e amicizia arriva da Sesto Fiorentino alle porte di Firenze, dove un’intera comunità si è stretta alla famiglia della piccola Viola. Alla bambina di sei anni e mezzo il 5 novembre scorso è stato diagnosticato un neuroblastoma di dieci centimetri sulla ghiandola surrenale con metastasi sparse. Nell’ultimo periodo Viola si sentiva spesso stanca, le doleva la gamba, la pediatra prescrive le analisi del sangue e un’ecografia all’anca, che certificano una terribile diagnosi. Il 5 novembre la bambina viene ricoverata d’urgenza all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze per iniziare subito 8 cicli di chemioterapia a distanza di 10 giorni l’uno dall’altro. Da allora la sua famiglia si è trovata catapultata in un incubo, che ha stravolto la quotidianità di mamma Olivia, papà Fabio e la sorellina Giulia. Dal 18 novembre mamma Olivia e la piccola Viola passano lunghi giorni lontane da casa per le cure. Per consentire alla donna di stare vicina a sua figlia i colleghi del call center Tim di Viale Guidoni a Firenze le hanno donato le loro ferie e permessi. Papà Fabio ha una ditta per conto suo e lavora molto di rado, perché a casa deve accudire la piccola Giulia di tre anni e mezzo. Per aiutare la famiglia di Viola gli amici hanno lanciato una raccolta fondi online sul sito buonacausa.org intitolata ‘Viola siamo con te’. Il primo obiettivo fissato a diecimila euro è stato raggiunto in pochissime ore e così l’obiettivo è stato alzato prima a ventimila euro e poi a trentamila nel giro di poche ore. Un’altra iniziativa di solidarietà è arrivata dalla pasticceria artigianale Vannino di Calenzano, che si è messa al lavoro per produrre panettoni per Viola. La proprietaria, Simona Carrara, ha deciso di donare parte del ricavato alla famiglia, tolte le spese vive. Sono arrivate talmente tante richieste che i panettoni sono andati subito esauriti. In occasione del Natale mamma e figlia sono tornate a casa per qualche giorno, ma intorno a loro continua la gara di solidarietà.
Fonte: repubblica.it