Assegnati a Bologna i riconoscimenti della 9° edizione del Premio “Vivere a Spreco Zero”
Si è tenuta presso la Sala Anziani di Palazzo D’Accursio, nel Municipio di Bologna, la premiazione della 9° edizione del Premio Vivere a Spreco Zero, ideato da Andrea Segrè, promosso dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market e patrocinato da Ministero dell’Ambiente, degli Affari Esteri, del Lavoro e delle Politiche sociali, da ANCI, dal World Food Programme Italia e dalla Regione Emilia Romagna. Nato come un contest dedicato alle azioni positive degli enti pubblici e delle imprese in tema di prevenzione degli sprechi alimentari, nel tempo le categorie si sono implementate, il raggio d’azione si è esteso e il Premio è diventato un vero e proprio “osservatorio” di buone pratiche legate anche a scuole, associazioni e cittadini. Oggi il Premio incoraggia, sostiene e favorisce la mappatura, la condivisione e la diffusione delle buone pratiche di riduzione degli sprechi alimentari e di economia circolare messe in atto in tutta Italia, per promuoverne l’attuazione e per dimostrare che spesso quello che dovremmo o vorremmo fare è possibile ed esiste già. Le buone pratiche sono selezionate in base a 12 categorie: amministrazioni pubbliche, imprese, scuole, cittadini, associazioni, economia circolare, mobilità sostenibile, innovAction, biodiversità, saggistica, dieta mediterranea, ortofrutta. Questi i premi assegnati nel corso della 9° edizione: tra le amministrazioni pubbliche sono stati premiati i Comuni di Milano e Avigliana per i progetti di sensibilizzazione sullo spreco alimentare; tra i divulgatori hanno ricevuto un premio Marino Niola ed Elisabetta Moro, per la promozione dei valori del cibo e delle Dieta Mediterranea; nella categoria “Saggistica” il premio è andato allo scienziato Stefano Mancuso; per la tutela della biodiversità è stato premiato il Generale Davide De Laurentis a capo dei progetti del Comando Carabinieri per la Tutela della Biodiversità e dei Parchi. Un Premio speciale nella categoria Cittadini è andato al Comune di Prato e all’Associazione di Promozione Sociale Bangladesh, per aver intrapreso un percorso di condivisione delle differenti tradizioni alimentari che caratterizzano le comunità di origine. Stella della cerimonia è stata la Regione Emilia Romagna, che in questa edizione ha brillato per virtuosismo e buone pratiche. Fra i vincitori degli “Oscar” della sostenibilità c’è infatti l’innovativa app antispreco Squiseat, ideata da studenti dell’Università Alma Mater di Bologna, capace di connettere le attività ristorative con i clienti finali, permettendo di scegliere il cibo recuperato anziché scoprirlo solo al momento del ritiro, come adesso avviene per app internazionali molto famose. Premiato anche il prototipo start up Celerifero, velocipede a tre ruote a emissione zero per mobilità leggera urbana con vari possibili utilizzi, dal trasporto passeggeri alla micropulizia, fino all’accompagnamento disabili, ideato da un gruppo di giovanissimi in collaborazione con l’Istituto d’istruzione Superiore Ferrari di Maranello. Premiata anche l’aziende Mutti di Parma, che recupera e ricicla l’81% degli scarti di pomodoro, destinando agli allevamenti o al biogas la materia prima fresca non idonea alla trasformazione. Un premio è andato anche alla Newpal di Ferrara che si occupa dello stampaggio, attraverso macchinari innovativi, di pallet di alta qualità realizzati in plastica riciclata recuperata dal Tetra Pak. Un riconoscimento è andato infine alla Scuola d’infanzia Grazia Deledda di Bologna per la filastrocca “Mariolino e Serenella” sui temi del rispetto dell’ambiente, della raccolta differenziata e della riduzione degli sprechi. Anche in questa edizione dunque emergono tante buone pratiche messe in campo da enti, privati e cittadini che non attendono i piani nazionali per agire, ma che si rimboccano le maniche contro gli sprechi, tanti buoni esempi che il Premio condivide e valorizza con lo scopo di favorirne la diffusione sul territorio nazionale.
Fonte: sprecozero.it