Alberghi della Riviera romagnola offrono lavoro a 300 donne ucraine
Giosuè Salomone, presidente di Riviera Sicura, associazione che riunisce oltre 250 strutture ricettive e stabilimenti balneari di Rimini e dintorni, ha annunciato che 300 donne ucraine scappate dalla guerra potranno avere un contratto di lavoro a tempo determinato negli hotel della riviera romagnola. L’economia della riviera necessita di manodopera straordinaria ogni stagione estiva. Per sopperire alla mancanza di personale che la manodopera italiana non riesce mai a soddisfare, l’associazione ha deciso di offrire a chi scappa dalla guerra la possibilità di lavorare per qualche mese. Le assunzioni riguarderanno figure professionali come cameriere, aiuto cucina e altre mansioni, per un periodo variabile da 3 a 6 mesi. I contratti prevederanno vitto e alloggio. Si tratta di un’iniziativa di solidarietà notevole che consente di sostenere i rifugiati, senza pesare sulle casse dello stato. Il personale verrà preventivamente formato attraverso corsi base di italiano, corsi di housekeeping, haccp e sicurezza sul lavoro. Si calcola che entro settembre saranno erogati stipendi per oltre due milioni di euro, soldi che le famiglie, al loro rientro in patria, potranno impiegare per la ricostruzione del Paese. Albergatori e ristoratori chiederanno al Governo un provvedimento straordinario che consenta sgravi contributivi per l’assunzione dei rifugiati: il minore introito di contributi sarà più che ampiamente coperto dal risparmio degli eventuali costi dell’accoglienza.