A Mondovì le mascherine diventano plastica riciclata
Riuscire a riciclare le mascherine trasformandole in nuovi prodotti è una sfida a cui sta lavorando Daniele Battegazzore, ricercatore del Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia del Politecnico di Torino. Da quando è scoppiata la pandemia, siamo di fronte non solo all’emergenza sanitaria, ma anche a quella ambientale: le mascherine, una volta scartate, stanno diventando un rifiuto sempre più ingombrante e dannoso per mari e ambiente. Nel mondo ogni giorno finiscono nella spazzatura fino a 3,4 miliardi di mascherine, solo nel 2020 si stima che siano finite 1,56 miliardi di mascherine negli oceani. Per dare una nuova vita alle mascherine, Battegazzore ha realizzato un prototipo in grado di trasformare le mascherine usate in nuovi oggetti. Grazie alla collaborazione delle scuole di Mondovì e dell’associazione “Circolo delle idee” da giugno dello scorso anno si è avviata la raccolta di mascherine chirurgiche gettate dagli studenti dopo l’uso in appositi contenitori presenti nelle scuole. Dopo la sanificazione, le mascherine raccolte vengono ripulite dalla piccola asta metallica all’altezza del naso e sminuzzate attraverso un macinatore. Il materiale, con diverse componenti polimeriche, viene fuso attraverso dei macchinari, da cui si ottiene un granulo che può essere utilizzato per produrre oggetti in plastica oppure trasformato per ottenere un filo adatto per produrre oggetti con stampante 3D.
Fonte: greenandblue.it