17enne scrive al presidente Zaia per bloccare un mega impianto fotovoltaico

Anna Busatto è una giovane studentessa di 17 anni che frequenta la classe quarta del liceo Scientifico Giuseppe Berto. Qualche giorno fa ha deciso di scrivere una lettera aperta al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, per chiedere di bloccare il progetto di un doppio impianto fotovoltaico da 9 ettari previsto a due passi dalla sua abitazione a Mogliano Veneto. La giovane studentessa è una degna rappresentante della cosiddetta “Generazione Greta”, ragazzi che in tutto il mondo hanno acquisito una maggiore consapevolezza sui temi ambientali, e che si battano direttamente su scala locale. Il tema dell’impianto fotovoltaico alla porte di Mogliano, lungo la tangenziale nord, ha fatto irruzione nel dibattito pubblico nel dicembre scorso. La richiesta è stata inviata all’indirizzo mail della presidenza il 16 gennaio scorso e in essa la ragazza scrive: “Come giovane ho manifestato a favore delle energie rinnovabili nelle quali credo molto, ma sono convinta che queste tipologie di interventi (fotovoltaico a terra di grande estensione) dovrebbero sorgere in zone dismesse o in piena campagna, per le necessità delle aziende agricole e non, come in questo caso, in una zona agricola, già densamente abitata e adiacente al centro urbano. Sono veramente arrabbiata ed amareggiata di fronte a questa insensibilità nei confronti del nostro territorio che vede la speculazione predominare a discapito del bene comune. Questa zona di campagna in cui vivo, limitrofa al centro urbano, è molto frequentata da persone che fanno jogging, vanno in bici e che passeggiano godendosi il paesaggio campestre” spiega, “quello che speravo era di vedere sorgere un parco o un bel vigneto, mai avrei pensato che potesse sorgere un ‘mostro’ del genere, che compromette l’equilibrio ambientale e agro paesaggistico dell’area”. La ragazza non risparmia alcune “bacchettate” rivolte direttamente al presidente Zaia: “Non le nascondo che sono delusa anche nei suoi confronti” scrive Anna “per me lei era una persona leale e impegnata, rispettosa e responsabile nei confronti del territorio, ma purtroppo mi devo ricredere. Alla fine gli interessi prevalgono sempre e ciò mi delude. Le chiedo di non dare l’assenso a questo progetto assurdo non perché si tratta di un impianto fotovoltaico, ma per la sua posizione”. Dopo l’appello accorato della ragazza è giunta la risposta del Presidente Zaia: “Cara Anna vorrei rassicurarti affinché, in questa fase, tu possa dormire sonni tranquilli. E’ impossibile, infatti, che tu domani mattina ti possa svegliare con le ruspe al lavoro per la realizzazione del fotovoltaico: l’istanza della ditta proponente è stata deposita pochi giorni fa e solo ora si avvia il procedimento di valutazione, durante il quale verrà fornita, secondo legge, possibilità ampia anche ai cittadini di dire la loro sull’opera. Nulla quindi è ancora deciso e, quando lo sarà, saranno stati fatti tutti gli approfondimenti anche sul piano dell’impatto ambientale”. Solo la storia ci dirà se saranno più veritiere le paura della ragazza o le rassicurazioni del Presidente.

Fonte: repubblica.it